Con sentenza n. 1649/2024 pubbl. il 11/12/2024 RG n. 4303/2022 emessa l’11 dicembre 2024, il Tribunale di Reggio Calabria ha accolto la domanda del ricorrente, un lavoratore che si era rivolto allo Studio Legale Mesiano, per il riconoscimento del danno biologico derivante da una malattia professionale non precedentemente riconosciuta dall’INAIL. La patologia, denominata “spondilodiscopatia da protrusioni discali multiple”, è stata considerata eziologicamente connessa all’attività lavorativa svolta dal ricorrente (operaio idraulico forestale), che per oltre trent’anni si è sottoposto a intensi sforzi biomeccanici, sollevando e movimentando carichi pesanti, tra cui tronchi e pietre, e utilizzando attrezzature manuali e meccaniche.

In particolare, il Tribunale, dopo aver esaminato le risultanze della consulenza tecnica d’ufficio, ha confermato che il danno alla colonna vertebrale subito dal lavoratore era il risultato di una concausa efficiente e determinante, legata in modo rilevante all’attività lavorativa espletata. Le conclusioni del consulente tecnico, precise e convincenti, hanno consentito di pervenire alla valutazione di un danno biologico del 6%, cifra corrispondente al grado di invalidità certificato in base alla “Tabella di indennizzo del danno biologico” allegata al D.Lgs. n. 38/2000.

La sentenza rappresenta un notevole successo per il lavoratore, il quale, dopo anni di battaglia legale, ha visto finalmente riconosciuto il suo diritto all’indennizzo per il danno subito in conseguenza delle sue mansioni lavorative, con l’INAIL condannata al pagamento dell’indennizzo in capitale per danno biologico. Questo esito segna un grande risultato per il lavoratore, rappresentando al contempo una significativa soddisfazione professionale. Un ulteriore esempio dell’impegno costante nello stare a fianco dei nostri assistiti.

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